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Genesi Di Un Viaggio

di Nicola Tamberi

- 1° Capitolo

La decisione di affrontare una vacanza in bici, faticosa per antonomasia, nasce prima di tutto da una grande amicizia, da una sincera conoscenza del compagno di viaggio, da un amore per lo sport e una indiscutibile capacità di adattamento e spirito di avventura.

Riuscire a trasformare giorni di fatica, di sudore, di disagi e situazioni non tipiche di una "vacanza", in una esperienza indimenticabile, tale da fornire continuamente aneddoti da raccontare e di cui fregiarsi, non è certo così immediato.

E, torno a ripetere, è necessaria una grande amicizia. Infatti questo è il punto di partenza.

Le uscite in bici prima domenicali, poi ripetute in settimana, alimentano pian piano la voglia di fare qualcosa in più, più emozionante: l'impresa.

L'impresa diventa così l'obiettivo di un viaggio lungo, fuori dai percorsi soliti, dagli stessi panorami.

Nasce così l'idea della Corsica, un'isola ancora inesplorata, selvaggia, che può offrire monti e spiagge, panorami suggestivi e soprattutto km e km di fatica!

Preparare un viaggio del genere richiede uno studio approfondito del paesaggio che si intende visitare; chiaramente questa è una fase di ogni vacanza che spetta a me.

La classica frase di Claudio è "ma tanto a questo ci pensa Nicola".

Cioè vedere le cartine, distanze chilometriche, altitudini, città di interesse culturale (mica pedaliamo e basta, siamo pur sempre turisti!) o solo di divertimento.

Ma in realtà poi guardiamo insieme le strade e anzi conoscendo la mia voglia di faticare, alla fine Claudio ci ripensa e quel "ma tanto ci pensa Nik" diventa "sarà meglio che guardi anche io!"

E così con l'aria di uno che ha studiato a fondo la cartina suggerisce strade diverse, "più suggestive" dice lui e io faccio finta che in effetti ha ragione, come se non avessi calcolato i km in meno e le salite evitate.

Ma per essere sincero Claudio non è uno che si tira indietro, mai, ed è un vero amante delle salite; spesso gli avrete sentito dire "che palle questa pianura".

Ricordo una delle prime sue uscite in bici in cui venne battezzato con una salita piuttosto impegnativa e per il coraggio e il sacrificio dimostrato sono ancora oggi un riferimento per i più giovani.

In molti anni di km insieme non ho ancora capito se è più stimolato dalla salita, dalla voglia di "conquistarla" o è più spinto dalla voglia di imprecare nei miei confronti perché ce l'ho portato.

Credo forse più la prima, in realtà, anche perché lui sa bene che difficilmente potrei udirlo gridare, molti tornanti sopra.

(continua)...

 

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